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Denuncia contro ignoti, eMuleItalia DENUNCIATO? Parte 2

Aperto da Mokona, 24 Gennaio 2008, 19:12:58

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Mokona

Citazione di: Vincent Vega il 26 Gennaio 2008, 12:03:10

Citazione di: Mokona...vige di fatto il mai defunto principio d'autorità'.

Sarebbe questo "Principio d'autorità" a far si che il sistema scolastico attuale non fornisca alcuno strumento per l'interpretazione critica delle informazioni?

Grazie per la pazienza :blink:!!

Ciao!!

A mio avviso, si. E' come insegnare teoremi senza dimostrazione. Per una molto sintetica definizione del principio d'autorita' puoi guardare wikipedia.
Ai pargoli dicono "e' cosi'", o al massimo "e' cosi' perche' l'ha detto Tizio", e intanto ben pochi, nella scuola, si preoccupano di indurli a chiedersi "perche'?". Si uccide la curiosita' e soprattutto quella parte di critica delle informazioni che ben compariva nel Metodo cartesiano.

Grazie a te, piuttosto, se sopporti discorsi tanto raffazzonati. Anche oggi sono fuori tempo, e volevo precisare a mattia.pascal una fonte.
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Vincent Vega


Mokona

Citazione di: mattia.pascal il 26 Gennaio 2008, 01:03:12

Comunque "Millennium Storm" è effettivamente una piccola e localizzata casa di distribuzione, ma non sono in grado di confermare possibili misure cautelative prese nei suoi confronti.


http://www.exacinema.it/layout/prodotti_virtual/rassegna/mediastore_15luglio_1.jpg
http://www.dvd-italy.it/Protagonisti.asp?id=7&anno=

Ne trovi altre, soprattutto in merito al secondo sequestro: dopo la "sfuriata" di Go Nagai a Lucca, Colpi si e' dovuto muovere, e sul sito d/visual, nella sezione "pirates", trovi i comunicati.
Non vi e' esplicita menzione dei soggetti coinvolti, ma guarda caso si parla dell'edizione DVD degli orrendi film nostrani di montaggio, e produttori e distributori di quelli sono arcinoti: non a caso Exa si e' subitamente defilata, sua sponte.

Con questo non intendo riattizzare una questione dolente ed appena sopita, semplicemente allibisco di fronte all'immane faccia tosta di certi operatori del settore.
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mattia.pascal

Molto interessanti i link, avevo già fatto una ricerca senza però trovare effettivamente "esplicita menzione" cmq ho guardato nelle sezioni che mi hai indicato, grazie.

Questo confermerebbe che in Italia, ad avere la "denuncia facile" sia spesso proprio chi ha la coda di paglia e naturalmente è un discorso molto generale.

Di solito chi è al di fuori della illegalità non ha neanche l'abitudine o l'esperienza per ricorrere subito a mezzi legali mentre chi si è già trovato coinvolto in situazioni simili è pronto a sfruttare ogni possibile varco o debolezza presente inevitabilmente in ogni legge.

[OT]

Per quanto riguarda il "Principio d'autorità".... penso che sostanzialmente la questione possa essere riconducibile al fatto che spesso già nelle scuole non viene insegnato a pensare con la propria testa..
cmq attenzione a rimandare a Wikipedia secondo alcuni può essere inteso come applicazione dello stesso principio (è solo una battuta ovviamente).



Riguardo a CLN immagino tu ti riferisca anche a quando in seguito a eventi sanguinosi e a una certa "visione" imposta dall'alto decise di stracciare la propria tessera... conosco Bilenchi solo molto limitatamente ovvero per aver letto poche opere, ma mi era capitato di leggere una biografia (meglio "Cronistoria") e il personaggio mi aveva molto incuriosito... ne avevo ricavato l'impressione di una persona talmente coerente "da dover cambiare spesso" e per alcuni versi lungimirante.


Piccolo OT... ma che riguarda comunque l'approccio di alcuni giornalisti nei confronti dei fatti....

...il fatto che l'articolo linkato fosse de La Stampa per certi versi è abbastanza ironico...

[/OT]

".. c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre gioie. .. e, a sapere intendere.. ci si sentono delle voci lontane.. Grandi voci lontane, grandi nomi lontani" P.C.

" .. spaghetti e mandolini. Allora qui m'inc_zzo, son fiero e me ne vanto, gli sbatto sulla faccia, cos'è il Rinascimento." G.G.

"Un nome, almeno, un nome, bisogna che me lo dia subito." L. Pirandello

Vincent Vega

#19
CitazionePer quanto riguarda il "Principio d'autorità".... penso che sostanzialmente la questione possa essere riconducibile al fatto che spesso già nelle scuole non viene insegnato a pensare con la propria testa...

Possiamo quindi considerarci i Detenuti o i Fedeli della nostra società, le Vittime!

A mio avviso, com' è stata uccisa, e non morta naturalmente, la figura del giornalista Medico o «Scientifico, è stata repressa la nostra voglia di chiedere il perché!!

CitazioneSi uccide la curiosità e soprattutto quella parte di critica delle informazioni che ben compariva nel Metodo cartesiano.

Dal dubbio iperbolico alla certezza assoluta...
Se non ricordo male: Cogito ergo sum

Citazione di: Cartesio, 1637.«Mi si era fatto credere che con lo studio avrei acquistato una conoscenza chiara e sicura di tutto ciò che è utile alla vita»

Ciao :)!!


mattia.pascal

Citazione di: Vincent Vega il 26 Gennaio 2008, 16:27:18

A mio avviso, com' è stata uccisa, e non morta naturalmente, la figura del giornalista Medico o «Scientifico, è stata repressa la nostra voglia di chiedere il perché!!

E' stata repressa, è vero, ma non è possibile proibire a qualcuno prima o poi di chiedersi - perchè? -

Citazione di: Cartesio, 1637.«Mi si era fatto credere che con lo studio avrei acquistato una conoscenza chiara e sicura di tutto ciò che è utile alla vita»

questo è proprio l'inizio della ricerca di Cartesio..... non gli bastava quello che gli era stato propinato nei suoi studi e semplicemente si è chiesto "perchè?"

....ed è andato avanti....
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Vincent Vega

OT:

Citazionenon gli bastava quello che gli era stato propinato nei suoi studi e semplicemente si è chiesto "perchè?"

....ed è andato avanti....

E' anche la filosofia di emuleitalia.net : La ricerca :blink:!!

mattia.pascal

".. c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre gioie. .. e, a sapere intendere.. ci si sentono delle voci lontane.. Grandi voci lontane, grandi nomi lontani" P.C.

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Mokona

Citazione di: mattia.pascal il 26 Gennaio 2008, 16:19:55
Molto interessanti i link, avevo già fatto una ricerca senza però trovare effettivamente "esplicita menzione" cmq ho guardato nelle sezioni che mi hai indicato, grazie.

Questo confermerebbe che in Italia, ad avere la "denuncia facile" sia spesso proprio chi ha la coda di paglia e naturalmente è un discorso molto generale.

Di solito chi è al di fuori della illegalità non ha neanche l'abitudine o l'esperienza per ricorrere subito a mezzi legali mentre chi si è già trovato coinvolto in situazioni simili è pronto a sfruttare ogni possibile varco o debolezza presente inevitabilmente in ogni legge.


Infatti, non riesco a recuperare nell'immane confusione della biblioteca "Il Caso Majorana", dove Sciascia non solo afferma qualcosa di analogo ma, anzi, sostiene che proprio chi non e' avezzo all'illegalita', il probo, e' intimorito nel ricorrere alle vie legali... (evito di addentrarmi nel discorso della Polizia del regime, di due nonni uno era un medico socialista, l'altro all'archivio della questura: direi che nasco sopra le parti per definizione)  ^_^

Citazione di: mattia.pascal il 26 Gennaio 2008, 16:19:55

[OT]

Per quanto riguarda il "Principio d'autorità".... penso che sostanzialmente la questione possa essere riconducibile al fatto che spesso già nelle scuole non viene insegnato a pensare con la propria testa..
cmq attenzione a rimandare a Wikipedia secondo alcuni può essere inteso come applicazione dello stesso principio (è solo una battuta ovviamente).



Riguardo a CLN immagino tu ti riferisca anche a quando in seguito a eventi sanguinosi e a una certa "visione" imposta dall'alto decise di stracciare la propria tessera... conosco Bilenchi solo molto limitatamente ovvero per aver letto poche opere, ma mi era capitato di leggere una biografia (meglio "Cronistoria") e il personaggio mi aveva molto incuriosito... ne avevo ricavato l'impressione di una persona talmente coerente "da dover cambiare spesso" e per alcuni versi lungimirante.


Piccolo OT... ma che riguarda comunque l'approccio di alcuni giornalisti nei confronti dei fatti....

...il fatto che l'articolo linkato fosse de La Stampa per certi versi è abbastanza ironico...

[/OT]



Ma che cosa carina, ho definito ricorsivamente il principio di autorita'! Involontaria, ma molto carina! uno strano anello di Hofstadter?  ^_^

Anche per il quotidiano citato, ehm, ammetto che la cosa presenta una certa ironia, ma ricollegandomi all'esperienza di Bilenchi mi e' stato raccontato (e non vedo perche' dubitarne) che per tappare la bocca al Nuovo Corriere basto' la sospensione delle sponsorizzazioni. Ed un quotidiano non campa certo sulle vendite, quindi, beh, dove finisce la libera informazione?  :rolleyes:
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Vincent Vega

#24
Citazione di: Mokona...per tappare la bocca al Nuovo Corriere basto' la sospensione delle sponsorizzazioni. Ed un quotidiano non campa certo sulle vendite, quindi, beh, dove finisce la libera informazione?

Quindi l'informazione "dipenderebbe" da chi sponsorizza i quotidiani?
Viene spontaneo chiedere: chi può sponsorizzare i quotidiani se non "la Politica"?
Dovrebbe essere, quest'ultima, l'unica "Realtà" ad avere un interesse diretto nella diffusione del proprio "Pensiero"!!
Credo che sia la ricerca del consenso generale il fattore che spinge a mettere in moto questo meccanismo!!
Non esistono quotidiani che "campano sulle vendite", definibili liberi?
Il singolo giornalista, da chi potrebbe essere vincolato nella stesura di un articolo se non dal proprio modo di pensare, di vedere la realtà che lo circonda?
Il singolo giornalista com'è condizionato dalla Politica, che lo spinge ad esporre\modificare il proprio pensiero?
Quali mezzi vengono adottati dalla Politica per svolgere questo ruolo di "Madre del pensiero"?

Scusatemi l'ingenuità ma in materia non sono per niente ferrato :rolleyes:...
Non so proprio da dove incominciare!!

Ciao!!


mattia.pascal

Citazione di: Mokona il 05 Febbraio 2008, 22:08:34

Ed un quotidiano non campa certo sulle vendite, quindi, beh, dove finisce la libera informazione?  :rolleyes:

Citazione di: Vincent Vega il 05 Febbraio 2008, 23:49:51
Quindi l'informazione "dipenderebbe" da chi sponsorizza i quotidiani?
Viene spontaneo chiedere: chi può sponsorizzare i quotidiani se non "la Politica"?
Dovrebbe essere, quest'ultima, l'unica "Realtà" ad avere un interesse diretto nella diffusione del proprio "Pensiero"!!

E' quantomeno interessante constatare come certe abitudini tendano a ripetersi o rimanere tali.
Mokona fa riferimento ad avvenimenti successi nel 1956, il discorso di Vincent Vega mi sembra invece riferito alla situazione attuale... ma le problematiche rimangono le stesse.

CitazioneIl singolo giornalista, da chi potrebbe essere vincolato nella stesura di un articolo se non dal proprio modo di pensare, di vedere la realtà che lo circonda?
Il singolo giornalista com'è condizionato dalla Politica, che lo spinge ad esporre\modificare il proprio pensiero?
Quali mezzi vengono adottati dalla Politica per svolgere questo ruolo di "Madre del pensiero"?

E' un discorso molto complicato ma sostanzialmente penso possa essere ricondotto a posizioni di "potere".
La stampa è stata definita come "quarto potere" in quanto capace di influenzare tramite le notizie le idee dei cittadini e volendo di manipolarle manipolando le notizie (e questo fa gola logicamente a molti).
Al di là di questa posizione di potere (o meglio assieme), i giornalisti e la stampa possono essere liberi solo se effettivamente dispongono di un potere automono che può contrapporsi ad altre posizioni di forza.

Economia e/o Politica vincolano fin troppo spesso i media e i mezzi sono solitamente economici, la proprietà di un giornale o l'appartenenza a un certo Gruppo di solito rendono chiaramente i limiti al potere dei giornalisti... altre volte (ma ormai è quasi una tendenza in ribasso) l'appartenenza politica ne è un chiaro indicatore.
".. c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre gioie. .. e, a sapere intendere.. ci si sentono delle voci lontane.. Grandi voci lontane, grandi nomi lontani" P.C.

" .. spaghetti e mandolini. Allora qui m'inc_zzo, son fiero e me ne vanto, gli sbatto sulla faccia, cos'è il Rinascimento." G.G.

"Un nome, almeno, un nome, bisogna che me lo dia subito." L. Pirandello

Emulke

Citazione di: mattia.pascal il 07 Febbraio 2008, 00:49:27

E' un discorso molto complicato ma sostanzialmente penso possa essere ricondotto a posizioni di "potere".
La stampa è stata definita come "quarto potere" .... omissis....

concordo in tutto preciso solo che la definizione di quarto potere è stata coniata e ricondotta a quella degli Stati Uniti non certo per la nostra!  :angry: :angry:
ciao

Vincent Vega

@ mattia.pascal: Ti ringrazio per la spiegazione sempre molto professionale!!

Ora vorrei capire:

Citazionei giornalisti e la stampa possono essere liberi solo se effettivamente dispongono di un potere autonomo che può contrapporsi ad altre posizioni di forza.

Come mai non si è ancora venuto a formare questo potere autonomo?

CitazioneLa stampa è stata definita come "quarto potere" in quanto capace di influenzare tramite le notizie le idee dei cittadini e volendo di manipolarle manipolando le notizie (e questo fa gola logicamente a molti).

Non è il singolo giornalista che reclama la libera informazione?
Se si, perché non si adopera al fine di tutelare questo suo diritto cercando di "Dis-assoggettarsi :rolleyes:" dalle richieste, esplicite e non, di chi esercita il potere?

Ciao e grazie per l'infinita pazienza :)!!

Mokona

Citazione di: mattia.pascal il 07 Febbraio 2008, 00:49:27

E' quantomeno interessante constatare come certe abitudini tendano a ripetersi o rimanere tali.
Mokona fa riferimento ad avvenimenti successi nel 1956, il discorso di Vincent Vega mi sembra invece riferito alla situazione attuale... ma le problematiche rimangono le stesse.


Perche' temo siano intrinseche.  :angry:
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junjee

copio e incollo dal sito di Alice:

Riparte la guerra fra scaricatori di file e copyright. La magistratura svedese risponde a una richiesta di archiviazione accolta dal tribunale di Roma

Continua a tenere banco il caso del peer to peer, o meglio il risvolto giuridico della questione.
Dopo una sentenza della Cassazione di inizio 2007 e la richiesta di archiviazione chiesta alla fine di gennaio dal tribunale di Roma riguardo un’inchiesta simile, la guerra fra sostenitori del sistema di condivisione gratuita di file video, musicali e simili, tecnicamente abbreviato in P2P, e gli organismi che si sentono lesi dall’esistenza della pratica potrebbe ora ritornare in tribunale per una nuova puntata.
La settimana scorsa infatti i grandi produttori di contenuti (musica, video, software) hanno ottenuto la formalizzazione delle accuse contro il sito di condivisione Pirate Bay da parte della magistratura svedese. E quindi ora si aprirà un processo a carico del sito.

La nuova offensiva legale potrebbe inoltre avviarsi anche sul fronte della privacy. La Corte di Giustizia Europea infatti ha dato formalmente il via libera a norme nazionali che obblighino i provider a fornire ai detentori dei copyright i nomi degli utenti P2P o l’indirizzo ip dei loro computer.

La privacy è stata finora uno degli scogli su cui si sono infrante le richieste di procedimento penale, insieme alla natura ambigua dei siti incriminati: questi sono infatti  tuttora considerati solo ponti per l’accesso ad altri contenitori dove si trova il materiale da scaricare, posizione che tuttavia potrebbe non restare per molto una diga di sicurezza.

L’archiviazione riguardava invece un procedimento a carico dei siti beashare.com, emuleitalia.net e bittorent.com e ha sancito di fatto la non perseguibilità dei siti che offrono informazioni per effettuare peer to peer, mentre il semplice download resta proibito. La motivazione, anche in questo caso, riguardava il diritto d’autore, sancito dalle nuove norme del 2000, diritto che non risulta violato dopo gli accertamenti.

Tuttavia sembra che lo scarico gratuito possa incentivare l’acquisto tradizionale del bene protetto da copyright. Recentemente la strada è stata percorsa dai Radiohead, ma  anche lo scrittore brasiliano Paulo Coelho, capace di vendere 100 milioni di volumi in tutto il mondo si è detto favorevole alla circolazione di copie pirata via internet dei suoi lavori.